Radici

Eric e la Fattoria si raccontano…

Dopo aver lavorato per 12 anni come selvicoltore, nel 2006 inizio la scuola agricola per realizzare il mio sogno di bambino: avere una mia fattoria con mucche da latte. Nel 2008 ottengo l’attestato federale di capacità quale agricoltore e inizio a lavorare come operaio agricolo.
Nel 2012 acquisto la fattoria di cui sono tutt’ora proprietario: inizia la storia de La Fattoria Il Cardo, che nei primi tempi gestisco ancora in modo convenzionale, come faceva il precedente proprietario.
Nel mio percorso di crescita personale, mi avvicino alle tecniche energetiche e inizio a utilizzare l’omeopatia e la pranoterapia anche per curare gli animali. 
Poco tempo dopo decido di eliminare farine e insilati acidificanti che minano la salute degli animali e compromettono la qualità del latte: al Cardo si mangia erba d’estate e fieno d’inverno, come ai vecchi tempi. Questo ha comportato un netto calo della produzione di latte (10-15 litri di latte al giorno, per mucca), ma gli animali ne hanno certamente guadagnato in salute, tant’è che da oltre fr. 1’000 di spese veterianarie mensili, si passa a fr. 200 – 300 al mese. Ora faccio capo alla chimica solo se e quando è strettamente necessario. Del resto, eliminare gli insilati (spesso preparati e conservati nelle cosiddette mozzarelle plastificate che si vedono oggigiorno nei campi) significa anche generare meno rifiuti.
In estate le mucche vanno all’alpe: aria sottile, erba e acqua di montagna … un luogo in cui possono rigenerarsi.
Nei primi anni di gestione vendevo tutto il latte prodotto dalle mie mucche. Nel 2014 ho iniziato a trasformare parte del latte in Fattoria. 
Nel 2016 inizio la conversione alla produzione biologica con l’idea di promuovere un’agricoltura innovativa, sostenibile e in partenariato con la natura. Più che di innovazione, per me, si tratta di ritornare all’agricoltura dei nostri nonni, un’agricoltura senza chimica e più rispettosa dei cicli della natura, ma con la sensibilità, la consapevolezza e le conoscenze che abbiamo oggi nel campo delle energie sottili e della fisica quantistica.
Dal 2018 sono un’azienda biologica certificata dalla Confederazione: nasce La Fattoria Biologica Il Cardo.
Dal 2018 inizio a maturare il desiderio di creare una scuola in fattoria soprattutto per riavvicinare i bambini alla terra e per offrire alle nuove generazioni uno spazio anche educativo in grado di proporre sostegno e insegnamenti alternativi all’attuale sistema scolastico. L’idea è dunque di iniziare a proporre, anche grazie alla collaborazione di anime affini, corsi e attività diverse per bambini.
All’inizio del 2019 scopro che un punto energetico sul suolo della Fattoria riversa le sue energie su di essa e sui terreni circostanti, impreziosendo ancora di più questo luogo magico. Nelle mie visioni, questa Fattoria già appare come un punto d’incontro, di scambio e di apprendimento, in cui rinnovare l’intesa con Madre Terra e coltivare l’amore e la compassione verso noi stessi e gli altri; un luogo in cui soprattutto i bambini potranno riscoprire la magia della vita, di questo e di altri mondi, e mantenere alte le loro vibrazioni.
Dal 2020 inizio ad utilizzare microrganismi effettivi di produzione propria (i cosiddetti EM) sia per la cura degli animali che per altre applicazioni (per saperne di più, clicca qui). Per aumentare il benessere delle mucche, inizio ad utilizzare anche la musica, i cui effetti benefici e terapeutici sono noti da tempo.   
Sempre nel 2020 viene posato un impianto fotovoltaico sul tetto del capannone della Fattoria: un primo passo verso l’auto-sufficienza energetica. 
Nel 2021 nasce l’idea di creare un sentiero sensoriale in una zona golenale nei pressi della Fattoria: un percorso naturalistico attraverso i sensi. Un altro sogno che rimane nel cassetto, in attesa di fondi per essere realizzato, anche se abbiamo già percorso i primi passi.
Sempre nel 2021 inizia a prendere forma su carta anche il progetto di ristrutturare la stalla per permettere un sistema a stabulazione libera che, rispetto all’attuale stabulazione fissa, è più rispettoso delle esigenze e dei ritmi delle mucche, che potranno infatti mangiare e muoversi liberamente, a dipendenza delle loro necessità.
Parallelamente, è prevista la costruzione di una nuova ala destinata al riposo delle mucche, con libero accesso al pascolo e possibilità di dormire sia all’esterno che all’interno dello stabile. Questa nuova ala non sarà dotata di cuccette (che costringono le mucche a sdraiarsi in uno spazio ristretto e non necessariamente comodo), ma sarà previsto un sistema a compost-barn; un primato a livello ticinese, anche se già conosciuto e utilizzato nel resto della Svizzera. Questo sistema, oltre ad essere una soluzione più naturale per il riposo delle mucche, ha anche il pregio di valorizzare gli scarti verdi. Il compost, misto alle deiezioni solide e liquide delle mucche (in parte già elaborate dai batteri), ha anche il vantaggio di poter essere utilizzato, con minor impatto ambientale (inquinamento dell’aria e delle falde acquifere), come fertilizzante di alta qualità per la concimazione dei campi.
Anche questo progetto è fermo per mancanza di fondi …
All’inizio del 2022, con la collaborazione del Centro protezione chirotteri del Ticino e l’Ufficio della natura e del paesaggio, viene realizzato un progetto di rivalorizzazione del margine boschivo delle zona golenale nei pressi della Fattoria al fine di creare un habitat più favorevole per i pipistrelli (per saperne di più, clicca qui). 
Sempre all’inizio del 2022, decido di valorizzare, trasformandolo in orto, il dosso di protezione accanto al capannone delle Fattoria, un ammasso di terra e pietrame, infestato da poligono giapponese (per saperne di più su questro progetto, vai alla pagina dell’Orto). 
Nel 2023 decido di porre fine alla produzione di latte (e quindi anche di formaggio): il fatto di dover separare il vitello dalla mucca, di vendere i vitelli destinati al macello e anche il dover talvolta decidere di macellare una mucca perché non più “produttiva” erano diventati insopportabili. Da qui la necessità di trovare una soluzione che permetta alle mucche della Fattoria di terminare la loro vita “da pensionate”, senza più essere sfruttate (clicca qui per leggere l’articolo comparso nel 2023 sulla rivista ProTicino, pag. 5-7, in cui parlo di questo progetto). Certo è perlomeno che la Fattoria si orienterà verso la produzione ortifrutticola. È curioso, perché già da qualche anno in casa si parla di provare a coltivare anche grani antichi.

Arrivano nuovi compagni di viaggio …

All’inizio del 2024, incontro Orlando e Cornelia Guidetti.  
Il loro sogno: creare un allevamento di Franches Montagnes, una razza di cavalli ormai in pericolo di estinzione, rilanciando e valorizzando questo tipo di equino, patrimonio svizzero, proponendo un approccio etologico, più rispettoso degli animali.
La sfida: trovare un luogo in cui dare vita a questa visione.
Quindi eccoci qui, pronti a lanciarci in questa nuova avventura, che permetterà anche la realizzazione del mio sogno: far diventare la Fattoria una pensione per mucche.
Aspettatevi dunque di vedere presto mucche e cavalli che brucano insieme nei pascoli della Fattoria e di assistere alla nascita di una collaborazione tra un agricoltore e allevatori di cavalli: un unicum in Ticino e in Svizzera!
Per informazioni su questo nuovo progetto, clicca qui!
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