Orlando e Cornelia Guidetti, marito e moglie che condividono la stessa passione per i cavalli.
Nel suo percorso, Orlando ha scoperto che nel modo di comunicare e nel modo di vivere dei cavalli non esiste la menzogna, in quanto la comunicazione avviene molto velocemente. Oltre all’impiego del linguaggio corporeo, il cavallo comunica in modo mentale. Per Orlando, si potrebbe addirittura definire una comunicazione a livello spirituale, infatti, secondo lui, il cavallo è l’unico animale in grado di vedere la nostra anima e percepire i nostri stati emotivi, le nostre paure più recondite e i nostri blocchi psicologici.
“Oggi, il cavallo – visto con i miei occhi – è la via per comprendere l’essenza della vita,
nel modo più completo del termine.
Il cavallo ci insegna il significato di libertà mentale e fisica,
il rapporto con l’ambiente e con gli altri esseri viventi.
Pur essendo un animale per sua natura preda,
quindi il nostro completo opposto (essendo noi dei predatori naturali),
il cavallo ha la capacità di innescare delle strategie semplici per sopravvivere,
mantenedo uno stato mentale equilibrato con l’ambiente circostante.
La velocità di comunicazione del cavallo non ha eguali e questo è uno dei maggiori ostacoli
per noi esseri umani nella comunicazione con questo genere di animale.
Gli esseri umani hanno la necessità di capire ed elaborare per formulare la risposta,
mentre nel cavallo la risposta è istintiva”
Orlando, durante il suo percorso formativo, ha avuto modo di conoscere personalmente Sergio Matteoni, noto istruttore di massimo livello Parelli Horsemanship. Potendo constatare la qualità e i risultati che si ottengono con questo metodo, con molto impegno e dedizione, egli si è applicato nello studio di questo approccio, quindi – in modo rispettoso per il cavallo – ha avuto modo di crescere, imparare e applicare le tecniche Parelli nell’addestrare i cavalli.
Il metodo Parelli Natural Horsemanship è in continua evoluzione, quindi l’attività di Orlando è, e rimane, lo studio approfondito di tutte le tecniche costantemente sviluppate nell’ambito di questo metodo di approcciarsi al cavallo.
“La mia buona riuscita nell’addestramento e nel lavoro con i cavalli
si basa principalmente sulla connessione mentale e sulla comunicazione,
andando a ricercare la profonda fiducia nel cavallo con cui mi trovo a lavorare,
sia da terra che da sella.
Quando si istaura un rapporto legato alla connessione mentale,
si infonde sicurezza e fiducia nel cavallo,
ed è allora che non esiste nulla di impossibile”
Così, grazie a questo rapporto di collaborazione, Cornelia e Joana diventano amiche inseparabili, al punto che Cornelia afferma che “Tutto quello che ho poi intrapreso nel mondo dei cavalli lo devo a lei, a Joana, e alla sua cavalla Omega, che ha vissuto fino a 35 anni„. Le due amiche, ormai divenute complici, hanno avuto modo di svolgere l’attività di equitazione, con infinite cavalcate, anche al chiaro di luna, in una Valle dove allora le attività con i cavalli erano praticamente inesistenti.
Rimanere in sella a Nadia, la cavallina dei sogni di cui Cornelia si occupava, continuava ad essere una sfida, poiché la cavalla, appena poteva, partiva al galoppo e sgroppava, disarcionando Cornelia.
“Lì mi sono fatta le ossa, ma ho permesso alla mia passione di prendere il sopravvento, e sono andata avanti„
Cornelia e Joana, accompagnate dall’agricoltore proprietario di Nadia, ebbero l’occasione di recarsi al centro Federale Agroscope di Avanches, dove l’agricoltore acquistò Züsi, una fattrice Freiberger dell’Esercito Svizzero, per iniziare ad allevare muli da fornire all’esercito. Venne anche affittato Zecchino, un asino dell’Esercito, che venne trasportato a Poschiavo, nei Grigioni. Un’anno dopo, Züsi diede alla luce un meraviglioso mulo, Zorro, molto equilibrato. Inizò così il percorso di Cornelia legato alla doma dei muli per l’Esercito Svizzero.
Dopo qualche anno, viste la grande passione e le capacità acquisite, Cornelia decise di fare dell’equitazione la propria professione. Si trasferì a Binnigen, Basilea Campagna, in un’enorme scuderia dove veniva praticata la disciplina del salto ad ostacoli, ma dopo qualche mese di stage ha capito che il salto non era ciò che cercava. Si trasferì quindi per un anno nel sud della Germania, a Isfeld Helfenberg, un paesino fantastico in mezzo ai vigneti e alla campagna della Baden Wütterberg. Lì ebbe l’occasione di lavorare con cavalli arabi e cavalli Quarter Horses da Reining, che venivano direttamente importati dal Texas e venduti in Europa. Cornelia ricorda quei momenti con calore, dove il suo compito era quello di muovere giornalmente i cavalli: i Quarter Horses in campo da lavoro e i Purosangue Arabi in aperta campagna.
Cornelia ha poi dovuto sospendere per alcuni anni la sua attività equestre, per dedicarsi alla crescita di suo figlio, ma senza mai smettere di studiare i cavalli e i loro comportamenti.
In seguito, ha avuto modo di imparare e praticare il Chi-horsing, un metodo innovativo che propone un nuovo modo di trattare il cavallo con l’opportunità di sviluppo personale, consentendo una comunicazione consapevole e sempre pacifica con il cavallo, attraverso l’apprendimento del linguaggio del corpo, della psicologia del cavallo e della comprensione del nostro carisma energetico individuale, ottenendo ottimi risultati.
L’incontro e il matrimonio tra Orlando e Cornelia ha alimentato la loro passione inscalfibile per i cavalli, rafforzando il legame tra i due, permettendo di creare un rapporto sinergico tra la coppia e i cavalli con cui entrano in contatto, tanto che essi lavorano insieme sui cavalli, senza alcun limite di riuscita, occupandosi di allevamento, doma e addestramento, aiutando anche le persone ad avvicinarsi a questo incantevole mondo legato alla vita e alle relazioni umane, animali e naturali.
Oggi, con il progetto EdenEquiBovine, insieme a Eric Beretta e Valentina Tognetti, si vuole divulgare il sapere legato alla relazione tra l’essere umano e l’animale nel pieno rispetto dell’ecosistema naturale, mostrare e far conoscere la natura e le sue connessioni, come mai si sono viste prima d’ora.
Il progetto EdenEquiBovine vuole essere una via che mira a diventare un progetto pilota, da far crescere ed espandere senza confini. Molte saranno le attività proposte, alle quali tutti potranno partecipare, che serviranno a salvare e migliorare la qualità di vita degli animali e della natura, rendendo più responsabili e felici le persone che vorranno provare questa indescrivibile esperienza.
di Orlando e Cornelia Guidetti, aprile 2024