ASSOCIAZIONE EDENEQUIBOVINE

Project plan

Associazione Svizzera EdenEquiBovine
Fattoria il Cardo Green Armony
Accademia di equitazione etologica Svizzera
Allevamento per la salvaguardia della razza Svizzera Franches Montagnes
Centro di ricerca e sviluppo etologico eco-Friendly
Indice:
1. Introduzione
2. Sintesi
3. Storia
4. Valore del progetto
5. Ricerca di mercato e sostenibilità ambientale
6. Ubicazione
7. Strutture
8. Step Progettuali
9. Finanziamenti
10. Sviluppo Progetti correlati
11. Team di specialisti
1. Introduzione
L’associazione EdenEquiBovine è promotrice del progetto di salvaguardia del patrimonio genetico svizzero dei cavalli Franches Montagnes e della tutela e protezione delle mucche svizzere giunte a fine carriera produttiva, integrando la bio sostenibilità a livello ambientale e alimentare. Scopo nobile e di grande valore culturale, da far conoscere e tramandare alle nuove generazioni, per promuovere un approccio più rispettoso verso la natura che ci circonda e verso gli animali che hanno per secoli accompagnato lo sviluppo di intere generazioni. L’idea è nata dall’incontro di quattro persone, fondatrici dell’associazione, che di questo scopo voglio fare la loro ragione di vita, realizzando un unicum in Svizzera e in Europa.
2. Sintesi 
I cavalli:
Un progetto che ha lo scopo di preservare una razza di cavalli come quella del Franches Montagnes in pericolo di estinzione, rilanciando e valorizzando questo tipo di equino, patrimonio svizzero, con lo scopo di avvicinare e responsabilizzare attuali, nuovi e futuri cavalieri, amazzoni e appassionati di equitazione.
Diffondendo un approccio Horsemanship e rispetto per gli animali e la natura, insegnare e far conoscere il perfetto connubio naturale ed equilibrato tra essere umano e l’animale in un contesto naturale, di cui siamo tutti responsabili per un futuro sostenibile, sano ed ecologico.
Dimostrare che una razza autentica come quella del Franches Montagnes, anche oggi ha diritto e la possibilità di avere un suo utilizzo e scopo nella società moderna, evidenziando i suoi punti di forza e vantaggi, nonché l’utilità anche per scopi sociali e terapeutici.
Le mucche:
Perlomeno nella società occidentale, le mucche vengono sfruttate tutta la loro vita per la produzione di latte oppure di vitelli da carne, finendo per essere macellate esse stesse quando non sono più considerate produttive. Il progetto ha lo scopo di offrire a questi animali, che tanto ci danno nel corso della loro vita, la possibilità di una
“seconda vita”, salvandole dal macello e offrendo loro rifugio fino alla loro morte naturale.
Scopo del progetto è anche quello di sensibilizzare le persone sulle conseguenze delle nostre scelte alimentari e sugli attuali sistemi di produzione, promuovere un concetto di agricoltura più sostenibile e rispettosa della natura e degli animali, come pure proporre una nuova forma di convivenza e partenariato con questi animali e, più
in generale, con la natura.
Il progetto non fa distinzioni di razza: deve solo trattarsi di un bovino.
3. Storia 
I cavalli:
Un tempo insostituibili in molti ambiti della vita umana, questi cavalli oggi sono soprattutto una gioia per gli hobbisti e appassionati di sport; per questi motivi, gli obbiettivi dell’allevamento e della selezione della razza sono cambiati.
La razza Franches Montagnes, con il manto rosso/bruno dai lineamenti moltoespressivi, è nativa del Canton Giura svizzero. Una razza molto affidabile, conosciuta per il suo carattere calmo e paziente. Il predecessore del Franches Montagnes è il cavallo giurassiano, animale tenace, poco esigente e dal passo sicuro.
La selezione mirata di questa razza è stata intrapresa nel 1904, trovando un veloce sviluppo come popolare cavallo da lavoro, in particolare è stato impegnato nell’agricoltura e la selvicoltura. Anche l’esercito svizzero ha scoperto e sfruttato le sue qualità, per la forza e la sua innata affidabilità, anche se oggigiorno sono presenti in numero minore nelle cosiddette truppe del treno.
Il Franches Montagnes, è definito un cavallo a sangue freddo
Le mucche:
Fino agli anni ’60 le mucche erano considerate un bene prezioso per le famiglie contadine perché permettevano di provvedere al sostentamento di tutti i membri della famiglia. Allora si trattava di mucche piccole, robuste, che producevano 8/10 litri al giorno (quel tanto che bastava per nutrire il vitello) e che mangiavano fieno d’inverno
ed erba nella stagione mite.
Inizia poi la selezione genetica e la fecondazione artificiale per “migliorare” la razza e quindi per aumentare la produzione di latte o di carne, a dipendenza dello “scopo” dell’animale: da bene prezioso le mucche diventano animali da reddito. Esse sono diventate più grandi, per poter ingerire più foraggio e quindi per poter produrre di più: si passa infatti a una produzione che oggigiorno spazia dai 30 ai 60 litri di latte al giorno per mucca. Esse diventano però più esigenti in termini di foraggio: per sostenerle nelle loro alte prestazioni, si inizia a fare uso di mangimi, insilati, sostanze per ridurre l’eccessiva acidità di questo tipo di foraggio, sali minerali, vitamine, ecc., con la conseguenza che il sistema immunitario si indebolisce e la mucca diventa più fragile, rendendo necessario l’uso di vaccini, antibiotici, … Tutte sostanze che poi finiscono sia nella carne che nel latte che noi beviamo o mangiamo sotto forma di formaggio.
Questa devoluzione è ben visibile anche negli attuali sistemi produttivi e nell’agricoltura in generale: coltivazioni e allevamenti intensivi, animali ingrassati e/o allevati esclusivamente all’intero di strutture senza possibilità di uscire all’aperto, ma anche l’uso di diserbanti, pesticidi e concimi (per eliminare ciò che ostacola la produzione e per incrementarla) che inquinano la terra, l’acqua e l’aria, e quindi anche il nostro stesso cibo, con conseguenze nefaste anche sulla nostra salute
4. Valore del progetto 
Il progetto offre quella che definiremo una “Wonderful Experience”: un’esperienza unica e meravigliosa nel magico mondo dei bovini e dei cavalli, che unisce la loro soprannaturale bellezza alla loro utilità, permettendo di garantire lunga vita a due icone del patrimonio nazionale svizzero, come i Franches Montagnes e le mucche,
che da sempre si distinguono per avere accompagnato e sostenuto la vita delle famiglie svizzere per generazioni e generazioni. Tant’è che, in Svizzera, questi animali hanno segnato la storia e lo sviluppo della crescita sociale ed economica, diventando veri e propri valori colturali da preservare e imparare a rispettare. 
Bovini e cavalli che brucano insieme, agricoltori e allevatori di cavalli che collaborano insieme: un unicum in Ticino e in Svizzera! La convivenza tra bovini e cavalli, unita ad altre attività (agricole, equestri, didattiche, turistiche, …) in un contesto totalmente naturale, è un punto di forza insostituibile di questo progetto, il cui valore e pregio è anche quello di condurre, grazie al suo sviluppo, ad una sana e naturale convivenza e collaborazione tra animali ed essere umani, dimostrando che è possibile vivere e trarre grandi benefici rispettando la natura e gli animali.
I cavalli:
Il progetto consiste nella costruzione di una struttura dedicata all’allevamento e alla salvaguardia e mantenimento della razza Franches Montagnes, e di un suo rilancio, permettendo specifici studi indicati per l’allevamento, la cura, il mantenimento, la riabilitazione e formazione del cavallo, dei cavalieri e dei futuri istruttori. Si prevede
anche l’inserimento di una formazione su temi specifici riguardanti il mondo equino (e.g. alimentazione, cura e gestione) ed equestre (e.g. corsi di istruttore primo livello, ecc.), con la particolare attenzione alle metodologie Horsemanship e rispetto del cavallo e dell’ambiente.
Questo progetto permette di salvaguardare la razza svizzera del Franches Montagnes e di creare delle sinergie tra essere umano e cavallo in un’ottica completamente diversa, più rispettosa e più vicina all’aspetto Eco – Friendly.
Con lo sviluppo di questo progetto, saremo in grado di rivalorizzare la razza del Franches Montagnes per i molteplici impieghi, come cavallo da lavoro, come cavallo per passeggiate turistiche o da trekking oppure da escursione in luoghi impervi (con altri impieghi correlati in ambito di salvataggio o pompieristico, ecc.), cavallo da scuola per principianti, sino a giungere a discipline puramente sportive. 
Il progetto svilupperà anche una particolare attenzione e impegno per quanto riguarda l’utilizzo del Franches Montagnes a scopo terapeutico (Ippoterapia), rivolto in particolar modo a persone con disabilità, a giovani che hanno subito o che stanno
affrontando periodi problematici, ecc… Oltre a salvaguardare una razza, con un patrimonio genetico svizzero, si offrirà la possibilità agli adulti e giovani di conoscere ed entrare in contatto con il magico mondo equestre.
Pad Parelli inventore del metodo Parelli Horsemanship ha detto: “Non potremo mai in una vita insegnare a loro più di quanto loro insegneranno a noi”.
I tradizionali cavalli a sangue freddo oggigiorno sono impiegati quasi solamente nelle zone più povere e remote, dove viene ancora praticata un’agricoltura con pochi mezzi tecnici. A causa però di possibili crisi economiche e della scarsità di petrolio, questi animali potrebbero presto riacquistare importanza anche alle nostre latitudini.
Fino al 20esimo secolo erano presenti in Svizzera diverse razze equine locali delle quali è sopravvissuto solamente il Franches Montagnes.
Le mucche:
È prevista la ristrutturazione di una stalla già esistente per permettere un sistema a stabulazione libera, più rispettoso delle esigenze e dei ritmi delle mucche rispetto alla stabulazione fissa. Le mucche potranno dunque mangiare e muoversi liberamente, a dipendenza delle loro necessità. 
Parallelamente, è prevista la costruzione di una nuova ala, accanto alla stalla esistente, destinata al riposo delle mucche, con libero accesso al pascolo e possibilità di dormire sia all’esterno che all’interno dello stabile. Questa nuova ala non sarà dotata di cuccette (che costringono le mucche a sdraiarsi in uno spazio ristretto e non
necessariamente comodo), ma sarà previsto un sistema a compost-barn; un primato a livello ticinese, anche se già conosciuto e utilizzato nel resto della Svizzera. Questo sistema, oltre ad essere una soluzione più naturale per il riposo delle mucche, ha anche il pregio di permettere la rivalorizzazione degli scarti verdi, contribuendo ad
alleviare il grosso problema – perlomeno nel nostro Cantone – dello smaltimento di questi rifiuti. Il compost, misto alle deiezioni solide e liquide delle mucche e cavalli (in parte già elaborate), ha anche il vantaggio di poter essere utilizzato, con minor impatto ambientale (inquinamento dell’aria e delle falde acquifere), come fertilizzante di alta qualità per la concimazione dei campi o eventualmente ad uso di privati. Peraltro, la nuova ala sarà dotata anche di apposite spazzole per le mucche, ciò che non esclude che le stesse possano essere spazzolate anche a mano.
Il complesso offrirà rifugio a 20/30 mucche. Viene presa in considerazione la possibilità di offrire rifugio anche a esemplari di sesso maschile, ma solo se castrati (per evitare che le mucche vengano fecondate).
L’alimentazione sarà principalmente costituita, in inverno, da fieno di propria produzione, mentre in primavera e autunno sarà di erba fresca brucata al pascolo. Per i tre o quattro mesi estivi le mucche saranno trasferite all’alpe dove potranno rigenerarsi, mangiando un’erba diversa e bere un’acqua più vicina alla fonte, e quindi tornare in stalla più in forti. 
Per migliorare il benessere degli animali, la stalla verrà dotata di un’apparecchiatura per ristrutturare ed energizzare l’acqua e si farà uso di microrganismi effettivi (i cosiddetti EM), impiegati già da tempo anche in agricoltura per il loro effetto rigenerativo, costruttivo e antiossidante.
5. Ricerca di mercato 
In Svizzera il già elevato numero di persone che si approcciano al mondo dell’equitazione è in costante aumento, di riflesso la richiesta di cavalli ne consegue l’aumento di numero. Evidentemente molte persone per l’acquisto di un cavallo si rivolgono a stati esteri, vedi ad esempio l’Italia dove la vendita di equini è molto presente anche grazie al copioso numero di allevamenti.
Questo trend alimenta un commercio smisurato anche di cavalli problematici. Istituire, proteggendo la razza del Franches Montagnes, un allevamento consapevole e rispettoso, favorirebbe la richiesta di cavalli esenti da problemi, prevenendo gli incidenti, che ad oggi in Svizzera sono circa 7’550 all’anno.
In un contesto in cui, anche in Svizzera, sempre più persone fanno scelte alimentari più consapevoli per ragioni etiche e/o di sostenibilità ambientale (consumando cibo biologico, riducendo il consumo di carne oppure orientandosi verso un’alimentazione tendenzialmente vegetariana o addirittura vegana), promuovendo un concetto di agricoltura più sostenibile, il progetto contribuisce sicuramente ad accrescere la consapevolezza delle persone sulle conseguenze delle nostre scelte alimentari e sui sistemi di produzione.
Questo progetto contribuirà anche a cambiare il nostro rapporto con gli animali, con la terra, con la natura in generale ed avrà sicuramente un impatto positivo anche per le future generazioni.
Con uno sguardo verso il futuro, il progetto si orienta verso una scelta eco – friendly.

La fonte principale di energia sarà ottenuta da pannelli fotovoltaici.
Le deiezioni solide e liquide dei cavalli, potranno essere riutilizzate come concimi, con lo scopo della creazione compost ad alta fertilità, per utilizzo proprio o da rivendere ad altre aziende.
Il progetto prevede il collocamento di un impianto di Biogas per compensare l’energia mancante non prodotta dal sistema fotovoltaico, con l’obbiettivo di creare una struttura il più possibile indipendente e “Green” a livello energetico.
Sistema di raccolta acque piovane in serbatoi sotterranei, al fine di creare delle riserve utilizzabili per l’irrigazione.
6. Ubicazione 
Il Ticino offre molte zone agricole o edificabili e fuori zona. Il progetto, per il suo contesto, necessita di spazio ove esiste già una realtà al settore agricolo e di allevamento o accudimento di mucche. Si ritiene che una stretta collaborazione tra agricoltori e allevatori sia un punto di forza nella realtà ticinese e nazionale. 
Da parte nostra, dopo una ricerca, abbiamo identificato una zona confacente alle necessità, come la Valle di Blenio, che offre molte possibilità per l’integrazione del progetto e di collaborazione, rendendo possibile il connubio tra essere umano e animale nel massimo rispetto della natura, con possibilità di sviluppo. 
La Fattoria Biologica Il Cardo, situata a Ponto Valentino (zona Pian Castro), si presenta come il luogo ideale per avviare questo progetto. Si tratta di una fattoria di mucche da latte, a conduzione famigliare, il cui proprietario
– dopo i primi anni di gestione tradizionale e “intensiva” – ha deciso di convertirsi alla produzione biologica per convinzione, abbandonando anche l’uso di mangimi e insilati poiché ritenuti non ottimali per la salute delle mucche, sebbene compatibili con la produzione biologica. Le mucche del Cardo, dunque, mangiano solo fieno o
erba e, già da tempo, vengono curate di preferenza con metodi naturali. Il passo successivo è stato quello di decidere di porre fine alla produzione di latte e formaggio poiché era diventato insopportabile anche il fatto di dover separare il vitello dalla mucca, di vendere i vitelli destinati al macello e anche il dover talvolta decidere
di macellare una mucca perché non più “produttiva”. Da qui l’idea di trovare una soluzione che permettesse alle mucche della Fattoria di terminare la loro vita “da pensionate”, senza più essere sfruttate e senza timore di finire un giorno al macello. 
La Fattoria si trova a circa 600 metri di altitudine ed è dunque considerata una fattoria di montagna. Vi sono circa 15 ettari di terreni in proprietà (inclusi quelli attorno alla Fattoria) e 10 ettari di terreni in affitto, alcuni anche in zona di montagna 3 e 4, che al momento sono utilizzati come terreni da pascolo o da sfalcio.
Grazie ad un impianto fotovoltaico, la Fattoria già copre buona parte del suo fabbisogno in energia elettrica; con batterie di accumulo, si farebbe un ulteriore passo verso l’indipendenza energetica. 
Questa Fattoria, dunque, ben si presta per diventare un esempio di convivenza tra mucche e cavalli, per dare vita a una collaborazione tra agricoltori e allevatori di cavalli (cosa tutt’altro che scontata nel contesto ticinese) e per realizzare questo progetto, nelle sue molteplici sfaccettature.
7. Strutture
Il progetto si estende su di un’area di 25 ettari.

 

Per  i cavalli:
Scuderia 20 box con 2 box infermeria e 2 box parto fattrici
Locale mangime e fienile
2 sellerie
Lavaggio
Paddock con capannina
Campo di lavoro (coperto)
Tondino
Club House / sala ristoro
Alloggio personale

Per le mucche:
Stalla con auto-catturanti per la stabulazione libera di 20/30 bovini (la struttura già esistente necessita di essere ristrutturata e adeguata in questo senso)
Costruzione di una nuova ala di riposo 8mx30m con sistema compost-barn.
8. Step progettuali 
Centro di formazione per nuovi istruttori Horsemanship, livello 1 e 2.
Centro di ricerca per la salvaguardia della razza Franches Montagnes.
Con una particolare attenzione con una spinta per l’innovazione nel settore “Green Armony”.
Horse Accademy. 
Ristrutturazione dell’attuale stalla, predisponendola per la stabulazione libera, e, parallelamente, costruzione della nuova ala di riposo (compost-barn) per offrire un rifugio ottimale alle mucche della Fattoria e per poter ospitare altri bovini destinati alla macellazione.
Consolidare e diffondere la consapevolezza ecologica sia nel rapporto con gli animali che a livello di sostenibilità alimentare.
9. Finanziamenti 
Il progetto può essere finanziato da privati investitori, e da Fondazioni, istituti bancari sensibili al tema green, non si esclude una raccolta fondi di tipo Crowdfunding, donazioni, aiuti previsti dalla Confederazione e dal Cantone, ecc..
Il progetto sarà in grado di autofinanziarsi grazie agli introiti derivanti dalla vendita dei cavalli allevati e preparati con l’addestramento, lezioni ippiche, formazione di professionisti, collaborazioni con enti di montagna, corsi e il recupero per cavalli o bovini che hanno subito degli infortuni, ecc. 
Per garantire la sostenibilità finanziaria della “pensione per mucche” in particolare, ci si propone di ospitare anche bovini di terzi nel periodo invernale, che pagheranno una quota per il mantenimento e la cura di ogni animale affidato. 
Da non dimenticare che il progetto genererà un determinato numero di posti di lavoro, contribuendo a contrastare il fenomeno della disoccupazione, introducendo anche la possibilità reale di formare i giovani che vogliono intraprendere carriere professionali nell’ambito delle possibilità offerte dal progetto.
10. Sviluppo progetti correlati
Nel contesto di utilizzo di un terreno situato in Valle Blenio, vi è lo scopo di rivalorizzare anche le zone di montagna, destinando il lavoro che il progetto propone anche alla creazione di un’accademia di equitazione etologica, struttura che permetterebbe la possibiltà di sviluppare un vero e proprio ateneo d’interesse internazionale. Il progetto infatti prevede un evoluzione nella creazione di un’accademia che si dedichi alla formazione di nuovi istruttori e specialisti in allevamento e nutrizione, cura e gestione in ambito equestre.
Organizzazione di corsi didattici in collaborazione con istituti scolastici, istituti di cura, ecc… . 
Nel contempo, il progetto si prefigge lo sviluppo e la creazione di attività a scopo terapeutico (Ippoterapia), esperienze alternative (Dormire con le mucche) dove persone sane o con disabilità avranno la possibilità di rapportarsi con i cavalli e bovini fornendo speciali effetti terapeutici positivi. Anche per giovani problematici o con alle spalle dei vissuti particolari, vi sarà la possibilità di fruire degli effetti benefici che i cavalli e le mucche sanno trasmettere, per fornire un supporto terapeutico. 
Posa di batterie di accumulo per avvicinarsi all’indipendenza energetica. 
Ricerca di soluzioni alternative per ridurre l’impatto sull’ambiente dell’agricola, per esempio riducendo il fabbisogno in energia elettrica. 
Coltivazioni biologiche, adatte alla zona di montagna, come verdura, frutti di bosco, piante da frutta e grani antichi per produrre farina, e costruzione di alcune serre per anticipare e prolungare la coltivazione. 
Sempre in un’ottica di partenariato con gli animali, posa di alcune arnie tipo “arnia cattedrale” o “arnia Perrone”, che fanno uso della geometria sacra e sono concepite affinché il miele possa essere condiviso tra api e esseri umani; saranno introdotte le api nere svizzere, patrimonio svizzero, tutelato anche da ProSpecieRara. 
Creazione di un percorso sensoriale, in un contesto naturale e rispettoso dell’ambiente, rivolto soprattutto a bambini e ragazzi; il progetto è già in fase di elaborazione.
Per riavvicinare le persone alla natura e alla terra, ci si propone di organizzare anche attività didattiche tipo “scuola in fattoria” / “fattoria didattica”, coinvolgere gli istituti scolastici, proporre speciali giornate formative, corsi di cucina utilizzando i prodotti coltivati in fattoria, ecc.
Il progetto avrà anche un risvolto turistico, offrendo passeggiate a cavallo nella natura, raggiungendo anche la capanna alpina del monte Adula, garantendo sempre la presenza di un istruttore e personale preparato, oppure ancora impiegando i cavalli per lo spostamento di mandrie di bovini (Western experience).
11. Team di specialisti
Ideatori e promotori del progetto Orlando Guidetti (Allevatore e Istruttore Parelli) e la rispettiva moglie Cornelia Guidetti (Allevatrice e Istruttore metodo Chi Horsing – Psicologia empatica equina), come pure Eric Beretta (Agricoltore, gestore di una fattoria di montagna a conduzione biologica) e la compagna Valentina Tognetti
(Avvocato, figlia di agricoltori del Piano di Magadino, pionieri del biologico in Ticino). 
Nel nostro team annoveriamo anche specialisti come Sergio Matteoni (Istruttore di massimo livello Parelli Horsemanship), Dr.ssa Silvia Rocon (Veterinaria equina specialista di altissimo livello in collaborazione con Dr. Matteo Villa) e altri professionisti riconosciuti con i quali stiamo concludendo accordi di collaborazione.
Ideatori del progetto e fondatori dell’Associazione Svizzera EdenEquiBovine:

 

Orlando Guidetti & Cornelia Guidetti
Via Mezzana 50
6616 Losone

Tel. +41 (0)79 108 44 66
E.mail : orlando.guidetti@protonmail.ch
E.mail : cornelia.guidetti@protonmail.ch

Eric Beretta & Valentina Tognetti
Via Traverna 11
6724 Ponto Valentino

Tel. +41 (0)79 685 52 70
E.mail : info@fattoriailcardo.ch

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