Project plan
Indice:
1. Introduzione
2. Cenni storici
3. Descrizione del progetto
4. Ubicazione del progetto
5. Strutture principali
6. Progetti correlati
7. Valore del progetto
8. Step progettuali
9. Finanziamento del progetto
10. Team di specialisti
1. Introduzione
L’Associazione EdenEquiBovine, con sede a Ponto Valentino (Valle di Blenio), nasce dall’amore per la natura e per gli animali e dal desiderio di avvicinare le persone alla terra e a un approccio rispettoso di tutte le creature; un progetto che si è reso possibile grazie alla collaborazione tra un agricoltore di montagna e un appassionato di cavalli.
L’Associazione promuove la protezione e il rispetto per l’ambiente e per gli animali in relazione con l’essere umano, integrando l’aspetto sociale.
Per quanto riguarda la salvaguardia dell’ambiente, l’Associazione si impegnerà a ridurre l’impatto dell’attività agricola sull’ambiente, proponendosi di finanziare, utilizzare e testare qualsiasi tipo di tecnologia per migliorare l’efficienza energetica e per tutelare l’ambiente; uno scopo sociale di indubbio valore, considerate le attuali sfide dell’ente pubblico in relazione alla problematica del surriscaldamento climatico, dell’approvvigionamento in energia elettrica e del consumo di preziose risorse idriche.
Per quanto riguarda la protezione e il rispetto degli animali, l’Associazione si impegnerà a promuovere un concetto di convivenza, condivisione e alleanza tra l’essere umano e gli animali, ponendo l’accento sulla protezione e il rispetto delle mucche e dei cavalli.
Per quanto riguarda l’aspetto sociale, l’Associazione si propone di promuovere un concetto di fattoria didattica, in cui le persone potranno sperimentare questa nuova forma di convivenza, condivisione e alleanza tra la natura, gli animali e l’essere umano, scoprire i pregi della convivenza tra animali di specie diversa e condividere progetti e idee innovative per il beneficio della natura, degli animali, delle persone e delle future generazioni. L’Associazione proporrà inoltre esperienze in un contesto naturale – intese ad accrescere il benessere e a potenziare le capacità sensoriali della persona – per avvicinare giovani e adulti alla conoscenza e all’approccio naturale e rispettoso degli animali, per permettere a tutti – piccoli, grandi, malati, persone con difficoltà cognitive, motorie o disabilità – di godere degli effetti benefici del contatto con la natura e con gli animali. L’Associazione si propone inoltre di organizzare corsi di formazione, passeggiate a cavallo a scopo turistico, ecc.
Convinti dell’importanza di trasmettere questi valori alle nuove generazioni, l’Associazione collaborerà innanzitutto con le scuole, ma anche con enti pubblici e privati, case per anziani, istituti di recupero, ecc., che potrebbero essere interessati ad attività a contatto della natura e degli animali, a scopo didattico, ricreativo e/o terapeutico.
2. Cenni storici
I cavalli
Un tempo insostituibili in molti ambiti della vita umana, oggi i cavalli sono soprattutto una gioia per gli hobbisti e appassionati di sport; per questi motivi, gli obbiettivi dell’allevamento e della selezione della razza sono cambiati.
Le leggende e i racconti sull’origine della razza Araba sono circondate da un alone di magia. Famoso per la sua gentilezza, pazienza e fiducia, l’Arabo possiede un udito finissimo, uno straordinario senso dell’orientamento e una sviluppata memoria. Sciolto e rapido nei movimenti, resistente alla fatica e alla fame, si adatta facilmente a qualsiasi clima. Nonostante la sua nevrilità che – unita allo stile, alla bellezza e al suo indiscutibile fascino – fa di lui un cavallo unico, ha un ottimo temperamento.
Il cavallo Arabo di razza pura, il cui sangue caldo si è evoluto nella lontana Penisola Arabica, è il primo esemplare di equino ad avere un libro genealogico a lui dedicato. Si tratta di una delle razze più antiche al mondo ed è il capostipite di quasi tutte le linee genealogiche di equini oggi esistenti. Col passare del tempo, l’Arabo ha modificato e migliorato la sua resistenza fisica per sopravvivere ai predatori e per aiutare l’uomo in ogni tipologia di lavoro: già nel 1500 a.C., l’uomo iniziò a montarlo senza sella come mezzo di trasporto, poi ad impiegarlo in agricoltura, per poi utilizzarlo per diletto e per le gare, senza più separarsene.
I Franches Montagnes, cavalli dal manto rosso/bruno e dai lineamenti molto espressivi, sono nativi del Canton Giura svizzero. Definito cavallo “a sangue freddo”, il Franches Montagnes è conosciuto per il suo carattere calmo e paziente. Il suo predecessore è il cavallo giurassiano, animale tenace, poco esigente e dal passo sicuro. La selezione mirata di questa razza è stata intrapresa nel 1904, trovando un veloce sviluppo come popolare cavallo da lavoro, impiegato in particolare nell’agricoltura e nella selvicoltura. Anche l’esercito svizzero ha scoperto e sfruttato le sue qualità (la sua forza e la sua innata affidabilità), anche se oggigiorno sono presenti in numero minore nelle cosiddette truppe del treno.
Le mucche
Fino agli anni ’60, le mucche erano considerate un bene prezioso per le famiglie contadine, perché permettevano di provvedere al sostentamento di tutti i membri della famiglia. Allora si trattava di mucche piccole, robuste, che producevano 8/10 litri al giorno (quel tanto che bastava per nutrire il vitello) e che mangiavano erba nella stagione vegetativa e fieno d’inverno.
Inizia poi la selezione genetica e la fecondazione artificiale per “migliorare” la razza e quindi per aumentare la produzione di latte o di carne, a dipendenza dello scopo dell’animale: da bene prezioso le mucche diventano animali da reddito. Sono più grandi, per poter ingerire più foraggio e quindi per poter produrre di più: si passa infatti a una produzione che oggigiorno spazia dai 30 ai 60 litri di latte al giorno per mucca. Sono più esigenti in termini di foraggio: per sostenerle nelle loro alte prestazioni, si inizia a fare uso di mangimi, insilati, sostanze per ridurre l’eccessiva acidità di questo tipo di foraggi, sali minerali, vitamine, ecc., con la conseguenza che il sistema immunitario si indebolisce e la mucca diventa più fragile, rendendo necessario l’uso di vaccini, antibiotici, ecc. Tutte sostanze che poi finiscono sia nella carne che nel latte, che noi beviamo o mangiamo sotto forma di formaggio.
Questa devoluzione è ben visibile anche negli attuali sistemi produttivi e nell’agricoltura in generale: coltivazioni e allevamenti intensivi, animali ingrassati e/o allevati esclusivamente all’intero di strutture senza possibilità di uscire all’aperto, ma anche l’uso di diserbanti, pesticidi e concimi (per eliminare ciò che ostacola la produzione e per incrementarla), che inquinano la terra, l’acqua e l’aria, e quindi anche il nostro stesso cibo, con conseguenze nefaste sull’ambiente e sulla nostra salute.
3. Descrizione del progetto
Comparto cavalli
Il progetto prevede l’allevamento, la doma e addestramento di cavalli di razza Araba con l’approccio Horsemanship (rispettoso del cavallo e dell’ambiente), quindi anche la diffusione di un approccio che favorisce un connubio rispettoso ed equilibrato tra l’essere umano e il cavallo in un ambiente naturale, di cui siamo tutti responsabili per garantire a noi stessi e alle nuove generazioni un futuro sostenibile.
Sarà inoltre valutata la possibilità di creare un allevamento consapevole di Franches Montagnes, patrimonio genetico svizzero a rischio di estinzione (settore di attività che potrà prevalersi del marchio ProSpecieRara), quindi di rilanciare e valorizzare questa razza di cavalli, dimostrando che anche questo tipo di equino può avere un suo utilizzo e scopo nella società moderna, ad esempio per scopi sociali e terapeutici.
Verrà inoltre creato un centro di recupero, addestramento e cura per cavalli che necessitano di interventi mirati, come pure un centro di cura e riabilitazione per cavalli che hanno subito infortuni.
Comparto mucche
Siccome le mucche, perlomeno nella società occidentale, vengono sfruttate tutta la loro vita per la produzione di latte oppure di vitelli da carne (finendo per essere macellate esse stesse quando non sono più considerate produttive), il progetto ha lo scopo di offrire a questa tipologia di animali – che tanto ci danno nel corso della loro vita – un rifugio fino alla loro morte naturale e quindi la possibilità di una “seconda vita”.
L’Associazione sosterrà dunque la conversione di una fattoria biologica della Valle di Blenio in casa anziani per mucche. Il progetto contribuirà a sensibilizzare le persone sulle conseguenze delle nostre scelte alimentari e sugli attuali sistemi di produzione, a promuovere un concetto di agricoltura più sostenibile e rispettosa della natura e degli animali, come pure a promuovere una nuova forma di convivenza, condivisione e alleanza tra l’essere umano, la Terra e le sue creature.
Progetti correlati
Il progetto è impreziosito da vari progetti correlati, di cui meglio si dirà in seguito, fra cui la valorizzazione di una zona golenale protetta creando un percorso sensoriale, la creazione di un agriturismo ad uso di entrambi i comparti, la posa di arnie naturali, la valorizzazione di un bosco creando sentieri didattici e un cimitero per animali domestici, la valorizzazione di un rustico fuori zona edificabile che sarà adibito a eco-serra, la creazione di un’accademia di equitazione etologica, ecc.
4. Ubicazione del progetto
La Valle di Blenio si presenta come il luogo ideale in cui sviluppare questo progetto. Conosciuta come la Valle del sole, la Valle è caratterizzata da piccoli paesini, da luoghi naturali e monumenti di interesse storico, culturale ed energetico. Nella Valle passa anche una diramazione del noto meridiano di Aesch (una delle linee energetiche maggiori che avvolgono la Terra, studiate fra l’altro da Blanche Merz, geobiologa, ricercatrice svizzera di fama mondiale, autrice de “Orte der Kraft in der Schweiz” – luoghi di forza in Svizzera), ciò che impreziosisce ulteriormente questa vallata, caratterizzata da una qualità energetica speciale e particolarmente tangibile, anche per le persone meno sensibili a questo tipo di percezione “sottile” (si veda anche il libro “Luoghi energetici in Ticino” di Claudio Andretta). È una Valle in cui – nonostante l’insediamento umano – la natura è ancora padrona.
La Fattoria Biologica Il Cardo di Ponto Valentino (zona Pian Castro) – che si trova in questa zona privilegiata, peraltro zona di montagna – si presenta a sua volta come la fattoria ideale in cui concretizzare questa collaborazione e iniziare a sviluppare questo progetto dalle molteplici sfaccettature.
Si tratta di una fattoria di mucche da latte, a conduzione famigliare, il cui proprietario – dopo i primi anni di gestione tradizionale e “intensiva” – ha deciso di convertirsi alla produzione biologica per convinzione, abbandonando anche l’uso di mangimi e insilati, poiché ritenuti non ottimali per la salute delle mucche, sebbene compatibili con la produzione biologica. Le mucche del Cardo, dunque, mangiano solo fieno di propria produzione o erba e, già da tempo, vengono curate di preferenza con metodi naturali (omeopatia, pranoterapia, microrganismi effettivi, ecc.).
Il passo successivo è stato quello di decidere di porre fine alla produzione di latte e di formaggio, poiché per il proprietario era diventato insopportabile il fatto di dover separare il vitello dalla mucca, di vendere i vitelli destinati al macello e il dover talvolta decidere di macellare una mucca perché non più produttiva. Da qui l’idea di trovare una soluzione che permettesse alle mucche della Fattoria di terminare la loro vita “da pensionate”, senza più essere sfruttate, e quindi di creare una casa anziani per mucche.
La Fattoria si trova a circa 600 metri di altitudine ed è dunque considerata una fattoria di montagna. Vi sono circa 15 ettari di terreni in proprietà e 10 ettari di terreni in affitto, alcuni anche in zona di montagna 3 e 4, che al momento sono utilizzati come terreni da pascolo o da sfalcio.
Grazie ad un impianto fotovoltaico, la Fattoria già copre buona parte del suo fabbisogno in energia elettrica; con batterie di accumulo, si farebbe un ulteriore passo verso l’indipendenza energetica.
La zona di Pian Castro, in cui sorge la Fattoria, offre possibilità interessanti anche per lo sviluppo del progetto, per il quale si necessiterà – al fine di poter realizzare i progetti correlati al comparto dei cavalli – di acquistare innanzitutto un terreno agricolo e idealmente, in un secondo tempo, anche un’azienda agricola, superfici in cui dovranno essere realizzate le strutture necessarie per l’accudimento, la cura, la riabilitazione, la doma e l’addestramento dei cavalli e per lo svolgimento delle altre attività associative. Sono già stati individuati un fondo agricolo e una fattoria idonei allo scopo, in prossimità della Fattoria Biologica Il Cardo, ragione per cui – non appena vi saranno i fondi necessari – si presenterà una proposta d’acquisto ai rispettivi proprietari. La vicinanza tra le due unità aziendali permetterà una stretta e proficua collaborazione tra i due comparti di attività.
Al momento, la Fattoria Biologica Il Cardo è il perno di questo progetto. La presenza stessa di un agricoltore in seno all’Associazione rende possibile e facilita il perseguimento degli scopi associativi, essendo egli la sola persona fra i quattro soci e membri fondatori che – ai sensi della normativa federale applicabile in materia – può ottenere l’autorizzazione all’acquisto di fondi agricoli e/o di un’azienda agricola. L’Associazione – non essendo coltivatrice diretta – non può infatti acquistare le superfici agricole necessarie allo svolgimento degli scopi associativi. Il Presidente dell’Associazione si sta già adoperando per ottenere anch’egli l’abilitazione che gli consentirà di acquistare il fondo agricolo e l’azienda agricola necessari al perseguimento delle attività associative del comparto dei cavalli.
Per queste ragioni, l’Associazione si propone di sostenere finanziariamente la Fattoria Biologica Il Cardo e il suo proprietario: innanzitutto, aiutando la conversione della Fattoria in casa anziani per mucche (il che comporta la restituzione di crediti vincolati all’uso delle strutture, concessi a suo tempo dal Cantone e dalla Confederazione) e, in secondo luogo, concedendo al proprietario un prestito senza interessi per far fronte a debiti connessi all’acquisto e alla gestione della Fattoria. L’Associazione si assumerà inoltre la parte residua di alcuni debiti ancora aperti, contratti a suo tempo per realizzare progetti meritevoli di sostegno, progetti che l’Associazione ha fatto propri e che sosterrà dunque finanziariamente, poiché in linea con i propri scopi statutari (in particolare la posa e installazione dell’impianto fotovoltaico e l’acquisto del terreno, in parte zona golenale, in cui si vuole creare un percorso sensoriale e su cui sorge il rustico che si vorrebbe ristrutturare e valorizzare, trasformandolo in eco-serra).
5. Strutture principali
Comparto cavalli
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scuderia con 20 box, 2 box infermeria e 2 box parto fattrici
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locale mangime e fienile
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due sellerie
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lavaggio
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paddock con capannina
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campo di lavoro (coperto)
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tondino
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piscina per la riabilitazione
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alloggio personale per i gestori del comparto cavalli
Comparto mucche
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Stalla con auto-catturanti per la stabulazione libera di 20 bovini
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Ala di riposo con sistema a compost barn (lettiera permanente)
6. Progetti correlati
Trasformazione del capannone della Fattoria Biologica Il Cardo in stalla per mucche
Il progetto prevede che il capannone della Fattoria Biologica Il Cardo (ora adibito a deposito e posteggio di veicoli aziendali) venga rivalorizzato e trasformato in stalla per le mucche, con un sistema a stabulazione libera, libera uscita al pascolo e con una zona di riposto con sistema a compost barn (lettiera permanente). Si valuterà la possibilità di raccogliere e sfruttare l’acqua piovana proveniente dal tetto del capannone per la pulizia della stalla e per altri scopi (irrigazione del vicino orto, ecc.).
Occorrerà sistemare la strada di accesso alla nuova stalla e, per compensare la perdita di spazio sotto al capannone, si prevede di sistemare l’attuale stalla (da adibire a deposito di attrezzature e di materiale) e di costruire una tettoia accanto all’attuale stalla (da adibire a parcheggio per i veicoli aziendali), superficie già compromessa e poco pregiata siccome vicina alla strada.
Benessere degli animali
Entrambi i nuclei aziendali verranno dotati di un’apparecchiatura per ristrutturare ed energizzare l’acqua e si continuerà a fare uso di microrganismi effettivi (i cosiddetti EM), impiegati già da tempo anche in agricoltura per il loro effetto rigenerativo, costruttivo e antiossidante.
Acquisto dei terreni in affitto
La sopravvivenza di una fattoria dipende dai terreni agricoli a disposizione, terreni che vengono utilizzati sia per il pascolo degli animali che per la produzione di fieno. Se le preziose superfici agricole di una fattoria dovessero diminuire, si è costretti a diminuire il numero di animali oppure ad acquistare fieno di terzi (spesso proveniente da altri cantoni o addirittura dall’estero, poiché la produzione di fieno biologico ticinese è molto limitata), opzione, quest’ultima, che non si concilia con la nostra filosofia di gestione aziendale.
Per garantire lo svolgimento a lungo termine delle attività associative, in concomitanza con la conversione della Fattoria Biologica Il Cardo in casa anziani per mucche e con l’acquisto del secondo centro aziendale, verrà dunque sondata – in relazione ad entrambe le unità aziendali – la disponibilità dei proprietari dei terreni in affitto di cedere le rispettive proprietà, proponendo eventualmente delle permute di terreno, qualora si trattasse di agricoltori.
Impianto fotovoltaico e biogas
Il progetto prevede la posa di batterie di accumulo presso la Fattoria Biologica Il Cardo, da connettere all’impianto fotovoltaico già presente.
Anche il comparto dei cavalli verrà dotato di un impianto fotovoltaico (con batterie di accumulo), onde garantire una certa indipendenza energetica anche a questa unità aziendale. Verrà inoltre posata una torretta a ricarica rapida. In un secondo tempo, si valuterà l’opportunità di creare un impianto di biogas per compensare l’energia mancante, non prodotta dall’impianto fotovoltaico, con l’obbiettivo di creare una struttura il più possibile indipendente e “green” a livello energetico.
Fattoria didattica
In relazione al progetto della fattoria didattica (comparto Fattoria Biologica Il Cardo), si prevede di:
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acquistare e posare due tavoli in legno da giardino,
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acquistare e posare un WC ecologico (www.kompotoi.ch), idoneo anche per persone con difficoltà motorie o disabilità,
strutture che saranno a disposizione degli utenti della Fattoria;
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mettere in sicurezza le zone a rischio, soprattutto in vista delle visite di bambini e ragazzi.
Settore agriturismo
Il progetto prevede la realizzazione – nel comparto dei cavalli – di un agriturismo, con alloggio e sala multiuso, ad uso di entrambi i centri aziendali. Si valuterà la possibilità di una gestione mista: da parte dei responsabili del comparto cavalli, nella forma della pensione completa o mezza pensione (nel senso che potranno usufruire della struttura gruppi, scolaresche, ecc. che partecipano alle attività didattiche, percorsi e corsi di formazione proposti dall’Associazione) e una gestione in parte nella forma dell’ostello famigliare – ad uso esclusivo degli utenti – che avrebbe il pregio di offrire una soluzione economica di vitto e alloggio ai sostenitori e alle persone interessate a conoscere il progetto, a visitare le strutture, a sostenere il progetto nella forma del volontariato, oppure interessate a fare brevi soggiorni a scopo esperienziale, formativo e terapeutico.
Ci si propone di mettere a disposizione degli utenti una decina di biciclette, che consentiranno loro di spostarsi rapidamente da un comparto all’altro in modo ecologico e di fare anche passeggiate in bicicletta nella zona di Pian Castro.
Impianto di essiccazione del fieno
In linea con l’intenzione di cercare soluzioni per ridurre l’impatto dell’attività agricola sull’ambiente (per esempio riducendo il fabbisogno in energia elettrica), si prevede di sostituire l’attuale impianto di essicazione del fieno della Fattoria Biologica Il Cardo con uno più performante ed ecologico, impianto che andrà a beneficio anche dal comparto dei cavalli. Si intende infatti acquistare e posare anche una cella per l’essicazione di rotoballe destinate al comparto cavalli, servizio che sarà messo anche a disposizione di terzi; per l’imballatura delle rotoballe si farà invece capo ai servizi offerti da terzi. L’impianto produrrà inoltre acqua calda per tutto il complesso aziendale, garantendo anche il riscaldamento dell’abitazione della Fattoria.
Sentiero sensoriale
Il progetto prevede di creare un sentiero sensoriale, in un contesto naturale e rispettoso dell’ambiente, rivolto soprattutto a bambini e ragazzi, che si desidera creare in collaborazione con i ragazzi delle scuole della Valle di Blenio (il progetto è già in fase di elaborazione): un percorso naturalistico attraverso i sensi – vista, olfatto, udito, tatto, gusto, percezione energetica – che permetterà agli esploratori di sperimentare una connessine più profonda con la Terra e le sue creature. La fattibilità di questo progetto sarà discussa con il responsabile delle zone golenali (Ufficio della natura e del paesaggio).
Parco giochi, sentieri didattici e cimitero per animali da compagnia
Il progetto prevede di creare un parco giochi circense e di sentieri didattici, rispettosi dell’ambiente, nel prato adiacente alla Fattoria Biologica Il Cardo e attiguo bosco patriziale. L’Associazione esplorerà dunque la possibilità di acquistare parte del bosco patriziale e la fattibilità del progetto stesso nel rispetto della legislazione applicabile in materia.
Si verificherà inoltre la possibilità di adibire una parte della superficie boschiva in questione a cimitero per animali da compagnia, rispettoso dell’ambiente, nel senso che si prevede di posare delle urne ecologiche che saranno semplicemente ricoperte da monticelli di sassi, quindi con elementi naturali del territorio, sicché il cimitero finirà per integrarsi in modo naturale e non invasivo nel territorio. Si vorrebbe inoltre posare una tenda stile tipi indiano, in cui i fruitori potranno eventualmente espletare una piccola cerimonia di sepoltura.
Eco-serra
Si esplorerà la possibilità di effettuare una parziale sostituzione del tetto del rustico (fuori dalla zona edificabile) in parte di proprietà del proprietario della Fattoria Biologica Il Cardo, che si vorrebbe dotare di una copertura che lascia filtrare la luce solare, di modo che il medesimo potrà essere adibito a eco-serra (simile a quella in foto) che non deturpa il paesaggio poiché sfrutta una struttura già esistente (aspetto importante per l’Associazione).
L’eco-serra sarà utilizzata secondo un concetto di auto-produzione di verdura a scopo didattico.
Occorrerà dunque acquistare la metà di rustico di proprietà di terzi, oltre a 500 metri quadrati di terreno attorno al rustico per garantire l’accesso al medesimo.
Per l’irrigazione del rustico-serra, l’Associazione esplorerà la possibilità di creare un impianto di recupero dell’acqua piovana non invasivo, rispettoso dell’ambiente e delle disposizioni legali applicabili in materia, come pure la possibilità di posare una pompa d’acqua a pedali – che potrà essere utilizzata anche da bambini e ragazzi a scopo didattico – che andrà a pescare l’acqua dal fiume Brenno, che dista qualche centinaio di metri dal rustico.
All’interno del rustico verrà posato un WC ecologico (www.kompotoi.ch), ad uso anche degli utenti del sentiero sensoriale.
Messa a dimora di cespugli e alberi da frutta
Saranno messi a dimora cespugli e alberi da frutta ad alto fusto, soprattutto di varietà rare (ProSpecieRara, ecc.), che potranno fra l’altro garantire ai cavalli una zona d’ombra, in sostituzione delle capannine imposte a questo scopo dalla legislazione in materia di protezione degli animali.
Apicoltura
Sempre in un’ottica di condivisione e alleanza tra essere umani e animali, posa di alcune arnie naturali (tipo “arnia cattedrale” o “arnia Perone”, che fanno uso della geometria sacra e sono concepite affinché il miele possa essere condiviso tra noi e le api), che saranno utilizzate secondo un concetto di auto-produzione di miele a scopo didattico. Sarà valutata l’opportunità di introdurre le api nere svizzere (ProSpecieRara).
Produzione orti-frutticola e campicoltura
Coltivazione biologica – adatta alla zona di montagna – di frutta, verdura e grani antichi, improntata su un concetto di auto-produzione a scopo didattico.
Corsi, formazioni e collaborazioni
Per riavvicinare le persone alla natura, si promuoverà un concetto di fattoria didattica/scuola in fattoria, proponendo attività didattiche e ricreative, giornate formative su temi specifici, corsi di cucina (utilizzando i prodotti coltivati in fattoria), ecc. A tal fine, si collaborerà innanzitutto con le scuole, ma anche con enti pubblici e privati, case per anziani, istituti di recupero, ecc. interessati ad attività a contatto della natura e degli animali, a scopo didattico, ricreativo e/o terapeutico.
Il progetto si prefigge anche di avvicinare e responsabilizzare attuali e futuri cavalieri, amazzoni e appassionati di equitazione, proponendo corsi e formazioni su temi specifici riguardanti il mondo equino (alimentazione, cura e gestione) ed equestre (corsi di istruttore primo livello, ecc.) secondo l’approccio Horsemanship.
Accademia di equitazione etologica
Il progetto prevede la creazione di un’accademia di equitazione etologica, che si dedicherà alla formazione di nuovi istruttori e specialisti in allevamento, nutrizione, cura e gestione dei cavalli.
8. Valore del progetto
Un agricoltore di montagna e un appassionato di cavalli che collaborano insieme: sicuramente un unicum in Ticino, Cantone in cui l’agricoltura e l’attività equestre sono generalmente in competizione tra di loro a causa della scarsa superficie agricola a disposizione.
Questa collaborazione, che promuove anche la convivenza tra bovini e cavalli, unita allo svolgimento di varie attività (agricole, equestri, apistiche, didattiche, turistiche, ecc.) in un contesto naturale, è un grande punto di forza di questo progetto, il cui valore e pregio è anche quello di condurre – grazie al suo sviluppo – ad una sana e naturale convivenza, condivisione e alleanza tra animali ed essere umani, dimostrando che è possibile vivere e trarre grandi benefici rispettando la natura e le sue creature. Per citare una frase di Pad Parelli, inventore del metodo Parelli Horsemanship: “Non potremo mai in una vita insegnare a loro più di quanto loro insegneranno a noi”.
Il progetto offre esperienze uniche nel mondo delle mucche e dei cavalli, promuovendo la protezione e il rispetto di tutte le creature e in particolare di due tipologie di animali che da sempre accompagnano e sostengono la vita delle famiglie svizzere.
Questo progetto contribuirà a cambiare il nostro rapporto con gli animali, con la terra, con la natura in generale ed avrà sicuramente un impatto positivo anche per le future generazioni.
Il progetto sarà sviluppato in zona di montagna, ciò che contribuisce alla sua unicità. D’altra parte, la realizzazione dei progetti associativi nella zona di Pian Castro ha anche il pregio di valorizzare questa regione di montagna. Prevedendo fra l’altro la creazione di un centro di cura e riabilitazione per cavalli e di un’accademia di equitazione etologica, il progetto permetterà di sviluppare un vero e proprio centro d’interesse cantonale, nazionale e internazionale in Valle di Blenio.
Comparto cavalli
La creazione di un allevamento consapevole di cavalli di razza Araba è un unicum per la Valle di Blenio. Si salvaguarderà peraltro un patrimonio genetico puro, il più antico al mondo, diffondendo la conoscenza e un approccio naturale verso questi animali, sia nell’allevamento che nella gestione e doma; altro aspetto che contribuisce al carattere unico di questo progetto.
In Valle di Blenio, sono già presenti alcuni allevamenti di Franches Montagnes, anche se non secondo l’approccio Horsemanship, ragione per cui anche un allevamento consapevole di Franches Montagnes (che contribuirebbe a salvaguardare questa razza svizzera a rischio di estinzione) darebbe un valore aggiunto al progetto. Lo sviluppo di questo settore di attività permetterebbe anche di rivalorizzare la razza del Franches Montagnes come cavallo da lavoro, da escursione in luoghi impervi (con impiego anche in ambito di salvataggio o pompieristico, ecc.), come cavallo per passeggiate turistiche o da trekking, cavallo da scuola per principianti, ma soprattutto come cavallo utilizzato a scopo terapeutico (ippoterapia). Oggigiorno, i tradizionali cavalli “a sangue freddo” sono impiegati quasi esclusivamente nelle zone più povere e remote, dove viene ancora praticata un’agricoltura con pochi mezzi tecnici. A causa però di possibili crisi economiche e della scarsità di petrolio, questi animali potrebbero presto riacquistare importanza anche alle nostre latitudini.
Nella nostra famiglia abbiamo Perfect MCA (nella foto a sinistra), stallone purosangue Arabo, figlio diretto di Ajman Moniscione (soprannominato “La Leggenda”), a sua volta figlio di WH Justice, pluricampione del mondo per la sua ineguagliabile bellezza e perfezione. Perfect MCA sarà il perno del nostro allevamento di cavalli
purosangue Arabi e – in unione con la nostra fattrice Euphoria Of Love (nipote di Magnum Psyche (padre di WH Justice), pluricampione per morfologia) – ha già segnato l’inizio del primo allevamento di cavalli Arabi in una regione di montagna come la Valle di Blenio. Euphoria (nella foto a destra) è infatti in dolce attesa di una puledrina, che aspettiamo di salutare alla vita con tutto l’amore che abbiamo per questi meravigliosi animali.
In Svizzera, il già elevato numero di persone che si approcciano al mondo dell’equitazione è in costante aumento e, di riflesso, aumenta anche la richiesta di cavalli. Per l’acquisto di un cavallo, molte persone si rivolgono a stati esteri, come l’Italia, dove la vendita di equini è molto presente anche grazie al copioso numero di allevamenti. Questo trend alimenta un commercio smisurato di cavalli problematici. Un allevamento consapevole e rispettoso, permetterebbe fra l’altro di mettere in vendita cavalli esenti da problemi, quindi di prevenire gli incidenti, che ad oggi, in Svizzera, sono circa 7’550 all’anno.
Il centro di cura, doma e addestramento per cavalli che necessitano di interventi mirati, così come il centro per la riabilitazione di cavalli che hanno subito infortuni, rappresenta un altro unicum a livello ticinese.
Comparto mucche
Sebbene questo concetto sia già presente nel resto della Svizzera, la creazione di una casa anziani per mucche è sicuramente un primato a livello ticinese.
In un contesto in cui, anche in Svizzera, sempre più persone fanno scelte alimentari più consapevoli per ragioni etiche, di salute e/o di sostenibilità ambientale (consumando cibo biologico, riducendo il consumo di carne oppure orientandosi verso un’alimentazione tendenzialmente vegetariana o addirittura vegana), il progetto contribuirà a sensibilizzare le persone sulle conseguenze delle nostre scelte alimentari e sugli attuali sistemi di produzione, a promuovere un concetto di agricoltura più sostenibile e rispettosa della natura e degli animali, come pure a promuovere una nuova forma di convivenza, condivisione e alleanza tra l’essere umano, la Terra e le sue creature.
Il complesso offrirà rifugio a 20 mucche, tra cui quelle della Fattoria Biologica Il Cardo (inclusa Minnie, in foto). Viene presa in considerazione la possibilità di ospitare anche esemplari di sesso maschile, ma solo se castrati (per evitare che le mucche vengano fecondate).
Nel periodo estivo, le mucche saranno portate all’alpe, dove potranno rigenerarsi, per poi tornare in stalla più in forti.
Progetti correlati
La nuova stalla delle mucche sarà dotata di un sistema a stabulazione libera, più rispettoso delle esigenze e dei ritmi delle mucche rispetto all’attuale stabulazione fissa, con libero accesso al pascolo e possibilità di dormire sia all’esterno che all’interno dello stabile. Le mucche potranno dunque mangiare e muoversi liberamente, a dipendenza delle loro necessità.
L’ala destinata al riposo delle mucche non sarà dotata di cuccette (che costringono le mucche a sdraiarsi in uno spazio ristretto e non necessariamente comodo), ma sarà previsto un sistema a compost barn (lettiera permanente); un primato a livello ticinese, anche se già conosciuto e utilizzato nel resto della Svizzera. Questo sistema, oltre ad essere una soluzione più naturale per il riposo delle mucche, ha anche il pregio di permettere la valorizzazione degli scarti verdi, contribuendo ad alleviare il grosso problema – perlomeno nel nostro Cantone – dello smaltimento di questi rifiuti. Il compost, misto alle deiezioni solide e liquide delle mucche (in parte già elaborate), ha anche il vantaggio di poter essere utilizzato, con minor impatto ambientale (inquinamento dell’aria e delle falde acquifere), come fertilizzante di alta qualità per uso proprio (concimazione dei campi) da vendere ai privati.
L’utilizzo di acqua energizzata e ristrutturata, come pure di microrganismi effettivi (EM), permette di migliorare in modo naturale il benessere degli animali, aspetti del progetto che vanno dunque a beneficio degli animali.
La posa di batterie di accumulo presso la Fattoria Biologica Il Cardo (da collegare al già presente impianto fotovoltaico) e la posa di un impianto fotovoltaico (con batterie di accumulo) presso il comparto dei cavalli permetterà a entrambe le strutture di avvicinarsi all’indipendenza energetica.
Il progetto favorirà il mantenimento di razze di cavalli, di varietà rare di alberi e di cereali antichi meritevoli di essere preservate.
Il comparto agriturismo attribuisce – già di per sé – un ulteriore valore aggiunto a un’azienda agricola, a maggior ragione nel caso di questo progetto di collaborazione aziendale. Il progetto è infatti vantaggioso per i proprietari/gestori medesimi, oltre che per l’ente pubblico (che finanzia in parte questi progetti), ritenuto che in simile scenario le spese sono chiaramente inferiori rispetto allo scenario in cui entrambi i centri aziendali si dotano di un comparto agriturismo; vantaggioso anche per gli utenti medesimi, che hanno il privilegio di poter soggiornare in prossimità di entrambi i centri aziendali e di spostarsi da un comparto all’altro senza l’ausilio di automobili o mezzi pubblici (peraltro nemmeno presenti nella zona di Pian Castro), considerato anche il fatto che gli alloggi presenti nelle vicinanze impongono di essere in possesso dell’automobile oppure di utilizzare i mezzi pubblici (comunque limitati in zona di valle). Il fatto che l’agriturismo sarà utilizzato da entrambi i centri aziendali, farà di questo progetto un esempio virtuoso di collaborazione tra aziende agricole, esempio da cui altri potranno trarre ispirazione.
Il sentiero sensoriale è unico nel suo genere, anche perché sarà realizzato in collaborazione con i ragazzi delle scuole della Valle di Blenio. Il percorso dovrebbe sorgere in zona golenale protetta, di proprietà della Fattoria Biologica Il Cardo, ed offrirebbe quindi l’occasione di valorizzare questa superficie (che non può essere toccata o sfruttata per uso agricolo) e per diffondere – soprattutto tra le nuove e future generazioni – la conoscenza e un approccio rispettoso di queste aree protette a livello federale.
Il progetto del parco giochi circense e dei sentieri didattici nel bosco impreziosisce ulteriormente il progetto, permettendo anche di valorizzare la superficie boschiva (che non può essere sfruttata per uso agricolo) e di diffondere – soprattutto tra le nuove e future generazioni – la conoscenza e un approccio rispettoso di queste zone di pregio del nostro territorio.
Nel caso in cui sia data anche la possibilità di adibire parte della superficie boschiva a cimitero per animali da compagnia, il progetto garantirebbe una sepoltura dignitosa agli amici animali; un altro unicum per il nostro Cantone, in cui non vi sono luoghi adibiti a questo scopo. Per le ragioni già dette, il progetto ha inoltre il pregio di inserirsi in modo rispettoso e armonioso nel territorio. L’utilizzo del bosco anche per questo scopo sacro permetterebbe di diffondere e tramandare anche il concetto – ben noto nelle tradizioni antiche – di morte come passaggio e di educare, a maggior ragione, le persone a un approccio rispettoso di queste superfici di pregio del nostro territorio, anche per le loro qualità energetiche.
L’intervento al tetto del rustico da adibire a serra ecologica permetterebbe di preservare e rivalorizzare una costruzione icona del territorio e del patrimonio storico e culturale ticinese, meritevole di conservazione, e di dare una nuova vita a questo tipo di strutture fuori dalla zona edificabile, nel rispetto della legislazione federale in materia di edifici e impianti ubicati fuori dalle zone edificabili.
La posa di arnie naturali, improntate su in concetto di auto-produzione a scopo didattico, darà un’ulteriore dimostrazione dei vantaggi che si possono trarre da nuove forme di convivenza, condivisione e alleanza tra esseri umani e animali. Il progetto permetterà inoltre di diffondere la conoscenza di una tipologia di apicoltura ancora poco diffusa in Ticino, più rispettosa delle api, che grazie a questa gestione consapevole diventano anche più forti e resistenti alle malattie e ai parassiti, e possono dunque eseguire al meglio il loro indispensabile e incessante lavoro di impollinazione, in difetto del quale la vita sul pianeta cesserebbe di esistere.
Le attività a scopo ricreativo, didattico e/o terapeutico (ippoterapia) proposte nell’ambito del progetto permetteranno a tutti – grandi, piccoli, malati, persone con difficoltà cognitive e motorie o disabilità, giovani con vissuti particolari – di godere degli effetti benefici del contatto con la natura e con gli animali.
In linea con lo scopo associativo legato alla protezione e al rispetto per l’ambiente, il progetto si orienta verso una scelta eco – friendly:
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la fonte principale di energia sarà ottenuta da pannelli fotovoltaici;
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le deiezioni solide e liquide dei cavalli potranno essere riutilizzate come concimi ad alta fertilità per utilizzo proprio o da vendere a terzi;
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valorizzazione degli scarti verdi (utilizzati per l’area di riposo delle mucche);
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raccolta e sfruttamento dell’acqua piovana (per l’irrigazione e per altri scopi);
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posa di un impianto di essicazione del fieno più performante ed ecologico (con cella cella di essiccazione di rotoballe di fieno), che permetterà di diminuire il lavoro sui campi (riducendo fra l’altro il consumo di carburante) e – trattandosi di essiccazione a caldo – di produrre un fieno di altissima qualità , a beneficio anche degli animali stessi; siccome la cella di essicazione sarà messa a disposizione anche degli agricoltori della zona, il progetto avrà anche il pregio di contribuire alla riduzione dell’uso della plastica (utilizzata per l’imballatura delle cosiddette mozzarelle), come pure di far conoscere questo sistema di essiccazione dai molteplici vantaggi.
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verrà valutata l’opportunità di creare un impianto di biogas per coprire l’ammanco di energia elettrica, nei momenti in cui non è prodotta dall’impianto fotovoltaico; ulteriore passo verso l’indipendenza energetica.
L’Associazione promuove un concetto di collaborazione e sostegno reciproco fra i vari attori del settore agricolo (in primis, tra agricoltori e appassionati di cavalli), facendo capo alla collaborazione di terzi (ad esempio per l’imballatura delle rotoballe) e offrendo a sua volta servizi alle aziende agricole della zona (impianto di essiccazione a caldo di rotoballe di fieno); altro aspetto di grande valore di questo progetto, da cui altre aziende agricole potranno trarre ispirazione.
Il progetto genererà un determinato numero di posti di lavoro, contribuendo a contrastare il fenomeno della disoccupazione.
Vi sarà la possibilità, soprattutto per i giovani, di acquisire esperienza pratica sul campo e di essere formati nell’ambito delle possibilità offerte dal progetto.
Il progetto avrà anche un risvolto turistico. Verranno infatti proposte passeggiate a cavallo nella natura (anche fino alla capanna alpina del monte Adula), con accompagnatori formati e preparati, e ci si propone di impiegare i cavalli per lo spostamento dei bovini (western experience).
Si tratta dunque di un importante progetto pilota a livello ticinese e nazionale, che avrà un impatto positivo considerevole – dal profilo economico, turistico e sociale, come pure dal punto di vista della protezione degli animali e dell’ambiente – per la regione di montagna di Pian Castro (in cui si svilupperà il progetto), ma anche per tutta la Valle di Blenio.
8. Step progettuali
Comparto cavalli
Prima fase:
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Acquisto di un terreno agricolo in cui avviare l’attività del settore dei cavalli, in cui saranno provvisoriamente posati dieci box;
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Inizio dell’allevamento di Arabi, eventualmente di Franches Montagnes.
Seconda fase:
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Acquisto di un’azienda agricola in cui il progetto cavalli troverà dimora definitiva; il terreno agricolo che ha inizialmente ospitato il progetto, in parte edificato abusivamente, verrà ripristinato e adibito interamente a superficie da pascolo o sfalcio;
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Ristrutturazione delle strutture presenti in loco affinché possano essere adibite alla cura, alla riabilitazione, alla doma e all’addestramento di cavalli e ospitare un comparto agriturismo;
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Acquisto dei terreni in affitto alla fattoria ed eventualmente dei terreni adiacenti alla stessa;
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Acquisto di un piccolo escavatore, ad uso di entrambi i centri aziendali (necessario per la costruzione dei paddock, per la messa a dimora di arbusti e piante da frutta, per la sistemazione della strada di accesso alla stalla delle mucche, ecc.).
Comparto mucche (Fattoria Biologica Il Cardo)
Prima fase:
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Conversione della Fattoria in casa anziani per mucche;
Seconda fase:
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Trasformazione del capannone della Fattoria in stalla per mucche (con sistema a stabulazione libera e compost barn);
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Sistemazione della strada di accesso alla nuova stalla;
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Sistemazione dell’attuale stalla;
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Costruzione di una tettoia accanto all’attuale stalla.
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Acquisto dei terreni in affitto alla Fattoria.
Progetti correlati
Prima fase:
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Acquisto e posa (in entrambi i centri aziendali) di un impianto per energizzare e ristrutturare l’acqua destinata agli animali;
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Sistemazione di zone a rischio per bambini e ragazzi, acquisto e posa (presso la Fattoria Biologica Il Cardo) di un WC ecologico (kompotoi) e di due tavoli in legno da giardino;
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Acquisto e posa di batterie di accumulo presso la Fattoria Biologica Il Cardo, da collegare all’impianto fotovoltaico già presente;
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Acquisto e posa (presso la Fattoria Biologica Il Cardo) del nuovo impianto di essiccazione del fieno e della cella per l’essiccazione delle rotoballe;
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Creazione del percorso sensoriale;
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Acquisto e posa (presso il sentiero sensoriale) di due tavoli in legno da giardino;
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Acquisto della metà del rustico di proprietà di terzi (inclusi 500 metri quadrati di superficie attorno al rustico);
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Acquisto e posa (nel rustico) di un WC ecologico – kompotoi;
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Acquisto di 1’000 metri quadrati di bosco patriziale;
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Creazione del parco giochi circense;
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Creazione di sentieri didattici nel bosco;
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Creazione del cimitero per animali da compagnia.
Seconda fase:
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Acquisto e posa di un impianto fotovoltaico (con batterie di accumulo) e di una torretta di ricarica rapida nel comparto cavalli;
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Acquisto e messa a dimora di cespugli e alberi da frutta ad alto fusto;
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Sostituzione parziale del tetto del rustico da adibire a serra ecologica (progetto orto didattico);
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Acquisto/costruzione e posa di arnie naturali e inizio dell’attività apistica.
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Percorsi di ippoterapia, corsi di equitazione e passeggiate a cavallo;
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Attività didattiche per consolidare e diffondere la consapevolezza ecologica, sia nel rapporto con gli animali che a livello di sostenibilità ambientale e alimentare;
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Corsi e formazioni su temi specifici riguardanti il mondo equino (alimentazione, cura e gestione) ed equestre (corsi di istruttore primo livello, ecc.) secondo l’approccio Horsemanship;
Terza fase:
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Valutazione dell’opportunità di creare un biogas nel comparto cavalli;
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Creazione di un’accademia di equitazione etologica;
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Ampliamento dell’offerta dei corsi e delle attività proposte: corsi di cucina (utilizzando i prodotti della Fattoria, ecc.);
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Coltivazione biologica di frutta, verdura e grani antichi.
9. Finanziamento del progetto
L’Associazione EdenEquiBovine, senza scopo di lucro, sarà finanziata grazie alle donazioni di enti pubblici e privati, alle donazioni di persone fisiche, agli sponsor, alle campagne per la ricerca di fondi, alle tessere sostenitori e agli utili generati (e riversati all’Associazione) dalle due “entità figlie” che gestiranno il settore dei cavalli e delle mucche (entità che saranno in sostanza il braccio operativo dell’Associazione madre e che contribuiranno al perseguimento degli scopi associativi).
Il settore dei cavalli sarà in grado di autofinanziarsi grazie agli introiti derivanti dalla vendita dei cavalli allevati e addestrati, dalla doma e dall’addestramento di cavalli di terzi, dalle lezioni di equitazione, dai percorsi di ippoterapia, dalla formazione di professionisti, dalla cura e dalla riabilitazione di cavalli che necessitano di interventi mirati o che hanno subito infortuni, ecc.
Il settore delle mucche si autofinanzierà grazie agli introiti derivanti dalle adozioni di animali, dalle donazioni in favore di questo specifico settore, dai corsi e dalle attività organizzate nel comparto mucche (scuola in fattoria, attività didattiche e ricreative, terapie, formazione etica, ecc.) e dagli introiti derivanti dal servizio di essiccazione di rotoballe di fieno.
10. Team di specialisti
Ideatori e promotori del progetto sono Orlando Guidetti (allevatore e istruttore Parelli) e la moglie Cornelia Guidetti (allevatrice e istruttrice del metodo Chi Horsing – psicologia empatica equina), come pure Eric Beretta (agricoltore, proprietario e gestore della Fattoria Biologica Il Cardo) e la compagna Valentina Tognetti (avvocato, figlia di agricoltori del Piano di Magadino, pionieri del biologico in Ticino).
Nel nostro team, vi sono anche specialisti come Sergio Matteoni (istruttore di massimo livello Parelli Horsemanship), la dr.ssa Silvia Rocon (veterinaria equina di altissimo livello, che collabora con il dr. Matteo Villa) e altri professionisti riconosciuti.
Ideatori del progetto, soci e membri fondatori dell’Associazione Svizzera EdenEquiBovine: